“Per fare un albero ci vuole un dente” di Dario Pontuale ed Elena Miele 

“Un libro per imparare 

cosa vuol dire 

seminare un sogno”

“Per fare un albero ci vuole un dente” (Valigie Rosse, pp. 48, euro 13) è un libro per cui non solo hanno collaborato molte persone, ma è un libro che le ha unite e continua a unirle, a cui se ne aggiungono e se ne aggiungeranno sempre altre perché, mi preme dirlo sin da subito, è pubblicato da Valigie Rosse, una piccola casa editrice che ha destinato tutto il guadagno della vendita dei volumi al progetto di ricerca medica PFIC Italian Network.

Il tutto nasce per caso durante il lookdown. Da un articolo nasce una favola: una concomitanza di eventi che ha portato alla nascita di questo piccolo e prezioso lavoro. L’idea parte da Dario Pontuale e inizia a vorticare pian piano verso altre strade, fino all’illustratrice Elena Miele e a colui che darà voce all’audiolibro, Edoardo Camponeschi, e alla traduttrice in lingua inglese Antonella Ruberto, fino all’estensione del qr code che rimanda a materiali digitali e per far sì che questa favola sia letta e ascoltata anche all’interno delle scuole, in italiano e inglese.

Si comincia da un grande palazzo grigio, anzi grigissimo, ma abitato da persone sempre indaffarate, assorbite oramai da questo grigiume e lontane dai colori. Qui vive Giulio con la mamma, alle prese con la caduta del primo dentino, che lo porterà a vivere una situazione nuova, magica e… verde!

Le tavole di Elena Miele danno forma artistica alle parole di Dario Pontuale, attraverso disegni sempre diversi che accarezzano varie forme e stili, da quello visionario a quello più nitido, cominciando da linee che delimitano un ambiente più in bianco e nero, fino a un esplosione di colori che riempiono immagini significative, vivide e anche didascaliche.

Marianna Zito